IMPARARE A FARE COSE DIFFICILI E PESANTI: PERCHè è TUTTO Ciò CHE CONTA NELL’ALLENAMENTO COI PESI

Quando si parla di allenamento coi pesi, ed in particolare di allenamento col fine di migliorare il nostro aspetto esteriore, tendenzialmente le persone possiedono opinioni contrastanti che vanno tutte in una direzione diversa l’una dall’altra.

Difficilmente ci si trova d’accordo all’unanimità su cosa si debba fare per ottenere un miglioramento estetico: ci sarà chi vi dice che bisogna fare tante ripetizioni, ad esempio, per definire un muscolo, chi invece vi dirà di eliminare i carboidrati dalla vostra alimentazione, chi invece vi dirà ancora che maneggiare carichi pesanti non sia corretto perché non siete powerlifters, ovvero atleti di forza.

Esiste però un fattore a nostro parere determinante dal quale non si può fare a meno: la corretta gestione tecnica del movimento.

Quando ci alleniamo, qualunque sia il nostro obiettivo e il nostro livello di allenamento iniziale, da qualcosa dovremo comunque partire: si comincerà a formulare un programma di allenamento che prevede determinati esercizi, con determinati carichi e determinate ripetizioni e serie con i relativi tempi di recupero.

Avremo anche modalità di allenamento che determinano più o meno l’intensità del programma: ad esempio tecniche d’intensità come aumentare i tempi sotto tensione, stripping, superset ecce cc…

Esiste però un fattore che NESSUNO o quasi nessuno mai considera: la tecnica o meglio la qualità di esecuzione degli esercizi.

Che definizione possiamo dare alla tecnica?

Cioè a cosa ci serve in realtà?

Molti “allenatori” pensano che la tecnica sia solo fine a se stessa, ovvero pensano che allenare la qualità del movimento sia una perdita di tempo se poi essa ci limita nel sollevare i carichi.

Da un certo punto di vista può essere vero ma se analizziamo più in profondità la questione, scopriamo che il carico non è l’unico parametro che fa crescere i muscoli.

Ad esempio, io potrei caricare molto di più il bilanciere durante uno Squat ma se poi la mia tecnica è pessima e non utilizzo le gambe per spingere il bilanciere ma un mix fra gambe e schiena, tutto il carico che ho messo in più sul bilanciere in realtà non viene ripartito nel giusto distretto muscolare.

Potrei farvi lo stesso esempio per quanto riguarda le trazioni alla Lat Machine: se mentre tiro il bilanciere a me chiudo le spalle in avanti e le avvicino alle orecchie e chiudo il petto invece di tenerlo aperto, tolgo capacità al gran dorsale di tirare correttamente la sbarra.

Risultato? Il gran dorsale non cresce o cresce meno del dovuto.

Fare correttamente un esercizio ci fa alzare meno carico?

Questa è la classica questione e sarò molto sincero con la risposta.

Se siete principianti si, alzerete meno carico, se invece siete atleti avanzati no, alzerete più carico.

Il cliente principiante non sa come mettere il proprio corpo o meglio le proprie leve per spingere o tirare al meglio possibile.

Non sapendolo, si troverà molto meglio ad eseguire gli esercizi a malo modo perché così facendo risparmierà energie per tenere un set-up corretto ed eseguire il movimento perché durante l’esecuzione stessa non pensa a nulla.

Il cliente avanzato sa che mettere enfasi su determinate fasi dell’alzata e sa che pensare ad un determinato modus operandi durante l’alzata lo porterà a lavorare meglio e ad alzare più chili.

Il problema è che il cliente principiante arriverà ad un punto in cui non crescerà più, tendenzialmente ci arriverà molto presto.

Perché?

Perché la sua tecnica non gli permette di attivare i muscoli corretti per fare l’alzata quindi attiverà dei muscoli scorretti (tendenzialmente sono muscoli più piccoli di quelli che dovrebbero sobbarcarsi il lavoro) e non riuscirà a generare forza sufficiente.

Nel tempo, eseguire correttamente gli esercizi, in sostanza, farà arrivare, a parità di carico sollevato, di numero di ripetizioni e di numero di serie, più chili nei gruppi muscolari corretti, che saranno quindi stimolati ed avranno un motivo per crescere.

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